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Edizione nr 3 - Dicembre 2024

Conosciamoci un po'...

A cura di Pia Eleonora Sabella

Enzo Fornari
"
Il Peter Pan ballerino!"

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Questa sezione è dedicata alla conoscenza di alcuni dei nostri atleti.

Ogni mese pubblicheremo un'intervista diversa

Ciao a tutti, carissimi lettori!

Benvenuti in questo piccolo spazio virtuale dove accoglieremo, ogni volta, un componente della nostra società che, rispondendo alle nostre domande, potrà condividere con noi tutti la sua esperienza nella danza! Questa volta a condividere con noi le sue esperienze sarà Enzo Fornari. Enzo, ormai, è il ballerino più grande dell'Over 17: a quasi trent’anni ha conquistato nel corso della carriera moltissimi riconoscimenti, titoli italiani e convocazioni alle tappe internazionali, oltre che a collezionare momenti e scenette divertenti. Se siete anche voi curiosi di scoprire qualcosa in più, fermatevi a leggere questa simpatica intervista che il nostro Enzo ci ha rilasciato!

Ciao Enzo! Sei il Peter Pan della Dancing Art Molise. L’eterno bambino che a quasi 30 anni continua a volare sulle piste più importanti d’Italia e di Europa. Ci dici il tuo segreto?

“Il segreto è semplice ed è non cambiare mai. Essere sé stessi a qualunque età.”

Simona dice che ti ha montato una sola coreografia per gli Italiani ed i Mondiali, perché ogni volta vediamo coreografie diverse?

“Questo è un dono! Un dono che si chiama improvvisazione. Non capisco perché non dovrei sfruttare questa mia caratteristica… non funziona così?! (ride)”

Hai ballato ben tre discipline: Latini, Show Dance, Hip Hop e hai ottenuto finali italiani in tutte queste discipline. Ma tu che ballerino ti senti dentro?

“In realtà, da quando ballo, sono più di tre le discipline a cui mi sono approcciato (ride). Se, però, dovessi descrivere il ballerino che sento di essere, ti direi un ballerino contemporaneo con delle skills di acrobatica caratterizzato da movenze e posture latine alternate a movenze più “street”.”

Una volta hai detto che da quando hai iniziato a ballare ti sei interfacciato con tre diverse generazioni di ballerini. Sono cambiate le tue responsabilità negli anni?

“Non saprei risponderti. Sono sempre stato in gruppi dove le responsabilità venivano suddivise tra i componenti. Forse potrei dirti il fatto che negli anni sono passato dall’essere il più piccolo del gruppo all’essere il più grande.”

Si dice che sei così importante da avere una ballerina che pensa a tutti i tuoi vestiti prima di una gara, ci spieghi meglio?

“Ecco… a proposito di responsabilità che cambiano nel tempo (ride). Diciamo che negli anni ho avuto dei piccoli incidenti con i vestiti da gara, ma ora le buste di Shein sono diventate la mia salvezza!”

Quando è nata la tua passione per la danza? E cosa rappresenta per te?

“In realtà è nato tutto per caso. Avevo undici anni e mi sono innamorato della danza alla mia prima lezione. Devo dire che all’epoca Luca e Simona era anche più giovani di me ora (ride), ma sono stati capaci di farmi appassionare così tanto a questa arte. Quindi è grazie a Simona nel gruppo e Luca nelle coppie che ho dedicato così tanto alla danza. Ho lavorato con entrambi, poi con le coppie ho trascorso moltissimo tempo a lezione con Luca. Alla fine mi divertivo, miglioravo e piano piano crescevamo tutti insieme: questo ha mantenuto viva la passione dentro di me. Ha sempre rappresentato uno sfogo e la competizione era un modo per spingermi sempre oltre il limite. Se lo fai nello sport, alla fine lo fai anche nella vita. Vivo due passioni: ballare mi fa sentire libero e più leggero, la competizione ci aggiunge un pizzico di adrenalina pura! Poi più dura è, meglio è.”

Quale è il ricordo più bello che hai legato alla danza? E qualcuno più simpatico?

“Scegliere un ricordo sarebbe riduttivo (ride), però possiamo provarci! Credo che il ricordo più bello che porterò sempre con me è uno dei più recenti, la finale mondiale a Riesa. È stato il mio quinto mondiale nello stesso posto in cui ho disputato il primo, nel 2017, insieme ad un gruppo di dodici persone. Tornare lì, sette anni dopo, vivendo la gara dalla pista e non sugli spalti è stata un’emozione grandissima. Come ricordo simpatico ti racconto di quando sono scivolato per terra durante una gara di latini… ora ti racconto meglio. Dicono che tutte le acrobazie che faccio sono pericolose, ma non ho mai sbattuto il sedere per terra così forte quando, dopo aver letto il foglio delle votazioni a questa gara di coppia, ho letto di essere passato al turno successivo. Ero così felice che sono corso incontro a Simona urlando come un pazzo e mi sono ritrovato, in un momento, con il sedere per terra (ride). Ma la scena fa ancora più ridere se la racconta Simona… se le domandate, sicuramente si ricorderà ancora chiaramente la scena. Lei dice che mi ha visto correre ed un secondo dopo non mi ha visto più (ride), si è accorta solo dopo che ero per terra. Aggiungo un’ultima perla: era un campionato italiano, non ricordo bene l’anno, dopo una giornata estenuante di gare, ricordo di quando provammo Luca ed io e, contemporaneamente, Simona, Mariachiara e Celine ad aprire la camera di Hotel. Sapete perché non si apriva? Perché era quella della camera sbagliata. Avevamo la 203 e volevamo entrare, per sbaglio, nella 103 (ride).”

Quale è, invece, la competizione che ti è rimasta più nel cuore? E perché?

“In realtà ne sarebbero due: Campionato italiano Rimini 2017 e Campionato italiano a Pescara del 2018. Nel primo io e Mariachiara abbiamo vinto il nostro primo campionato italiano assoluto di Show Dance, dopo aver vinto il giorno prima anche nella categoria Show Latin. Nel secondo io e Mariachiara, campioni in carica, siamo riusciti a confermare di nuovo il titolo. Ecco, forse queste due sono le competizioni che mi sono rimaste più impresse nel cuore.”

Parlaci di come affronti la gara, cosa preferisci e cosa non preferisci della competizione?

“Allora… durante la competizione sto a mille perché è il mio modo di scaricare. Cerco di sciogliere la tensione intorno a me anche con gli altri pur se riconosco che per alcuni questo mio modo potrebbe provocare un calo di concentrazioni. Alla fine, però, se si ha chiaro l’obiettivo, si può scherzare e ridere, ma in pista si è “soldati”!! Prima della gara cerco di rilassarmi il più possibile, i giorni che la precedono sono giorni in cui mi troverete più silenzioso… ma in pista si scarica tutto.  Mi piace l’adrenalina della pista, della premiazione quando si passa in finale… mi piacciono i dolori post-gara perché mi fanno sentire pienamente soddisfatto. Cosa non mi piace, invece? Non saprei, tutte le cose hanno aspetti positivi e negativi. Ti posso dire che forse c’è qualcosa che mi mette a disagio: mi mette a disagio la tensione, la troppa tensione che si può creare attorno a me. Ogni tanto capita, ma fa parte anche questo del gioco e si può imparare da questo.”  

Tu hai ballato in coppia, giusto? Sia nei latini che nello Show Dance. Quale è la parte più bella e la parte più difficile del ballare in coppia?

“Dico solo che per quanto rispecchiava il rapporto tra me e Mariachiara, Simona ha pensato di farci fare una coreografia su Sandra Mondaini e Raimondo Vianello al Campionato Italiano. Questa è una bella domanda per me (ride). Comunque il lato più bello è la connessione con l’altra persona e la condivisione dei sacrifici e dei risultati: questo è sempre bello. È normale avere delle incomprensioni, litigare delle volte, ma quando c’è la passione per la danza … tutto passa”.

Se dovessi scegliere una parola che possa sintetizzare cosa è la danza per te… quale sceglieresti?

“Credo passione, è la parola che può racchiudere tutto meglio.”

Cosa consiglieresti ad un bambino che vuole intraprendere la danza come sport?

“Come in ogni sport è importante scegliere di avere un obiettivo. La danza è uno sport diverso dagli altri, quindi per capire veramente devi provare a farlo. Quindi gli direi di buttarsi e godersi le bellissime sensazioni!”

Come ti senti quando ti trovi a ballare in sala?

“Libero dai pensieri, dallo stress. Mi sento un eterno Peter Pan!”

Evento in evidenza

A cura di Elena Leccese

CAMPIONATI DEL MONDO 2024
Riesa, l'arena dello Show Dance

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Questa sezione è dedicata al racconto di uno degli eventi più vicini nel tempo

che abbiamo realizzato o a cui abbiamo partecipato

Grazie al primo posto conquistato ai Campionati Assoluti FIDESM lo scorso 8 febbraio 2024, i ballerini della Dancing Art Molise hanno ottenuto, ancora una volta, il diritto e l’onore di rappresentare l’Italia ai Campionati del Mondo di Show Dance. Il 19 novembre 2024 la delegazione molisana, composta da 27 atleti più accompagnatori, è quindi partita alla volta della Germania per rappresentare l’Italia in ambito internazionale. A rendere il tutto ancora più speciale ed emozionante è stata la location: l’Arena di Riesa, uno dei palchi più importanti per la disciplina dello Show Dance, che ha ospitato per l’ultima volta questa storica competizione. Dopo un viaggio di 22 ore – durante il quale gli atleti si sono improvvisati campioni anche in una nuova disciplina, ossia "posizioni strane per dormire sull’autobus" – il gruppo molisano ha finalmente raggiunto i tecnici federali Luca Russo e Simona Trivisonno, che erano già in Germania da qualche giorno per seguire la piccola Elisa Russo che, dopo aver partecipato al Campionato Europeo in Polonia, si è nuovamente confrontata con atlete internazionali nel Campionato del Mondo Solo Femminile Children con il suo ballo: “La Fatina dei Sogni”.

Dopo che tutto il Team si è ricompattato in Germania, il primo giorno è iniziato con un allenamento mattutino nella cucina comune dell’albergo, per poi concedersi una passeggiata turistica nella suggestiva e innevata città di Dresda.

Primo Giorno di Gara - 22 Novembre

La sveglia è suonata presto: tra qualche sbadiglio e un po’ di agitazione, i ballerini si sono preparati, truccati, pettinati e hanno indossato la tuta di rappresentanza per poi dirigersi verso l’arena. I primi a salire sul palco sono stati i 7 atleti del piccolo gruppo Adults con la coreografia “Il Tavolo del Potere”: uno spettacolo che rappresenta 7 uomini in frac, i “potenti”, intenti a dividersi il mondo su un tavolo verde da gioco. Un messaggio forte che ha conquistato pubblico e giudici internazionali, tanto da ottenere il pass per la semifinale.

Ma la giornata di gara non era ancora finita. È arrivato il momento della Production, la categoria più attesa: un vero e proprio spettacolo con 27 ballerini in pista. La coreografia “Tutto per una mela” ha raccontato la storia della famosa mela attraverso 7 scene: Adamo ed Eva, i bruchetti, il pomo della discordia, Biancaneve, la grande mela, la Apple e, infine, l’altra metà della mela. Questo spettacolo ha permesso alla squadra molisana di ottenere un ottimo 7° posto.                                   I 13 atleti dell’over 17, invece, si sono preparati per la categoria Gruppo Danza Adults con la coreografia “Direction”, un ballo che lancia un messaggio forte di emancipazione e libertà dalle scelte imposte dalla società. La giornata si è conclusa con un’altra grande soddisfazione: anche questa coreografia ha conquistato la semifinale.

Secondo Giorno di Gara - Le Semifinali e il gala

Il 23 novembre è stato il giorno delle semifinali. Entrambi i balli, “Il Tavolo del Potere” e “Direction”, hanno raggiunto risultati straordinari in una competizione di altissimo livello, classificandosi ad un passo dalla finale rispettivamente 7° posto (con sei squadre finaliste) e 8° posto (con sette squadre in finale). È il miglior risultato internazionale ottenuto finora dalla Dancing Art Molise in questa categoria. Un altro importante risultato è arrivato nella categoria Solo Maschile Adults, dove Enzo Fornari ha ballato una coreografia che racconta la triste vicenda del ciclista Marco Pantani, classificandosi al 9° posto. Dopo le semifinali, l’Arena di Riesa ha ospitato il gala conclusivo. Le luci si sono abbassate, il pubblico ha preso posto e i giudici hanno sfilato con eleganza. La cerimonia è iniziata con la suggestiva sfilata delle nazioni, un tripudio di colori ed emozioni.
Per la prima volta, due atleti della Dancing Art Molise hanno avuto l’onore di partecipare a questo prestigioso gala: si tratta di Enzo Fornari e Pia Eleonora Sabella, che con il loro Duo Show Mix “Balance” hanno conquistato uno splendido 4° posto, sfiorando il podio.

Aver raggiunto questi risultati al Campionato Mondiale di Show Dance è motivo di immenso orgoglio. Ogni passo, coreografia e sacrificio per rappresentare l’Italia e, soprattutto, il Molise sul palcoscenico mondiale ha dimostrato che talento, dedizione e passione non conoscono limiti. Grazie agli insegnamenti e alla guida dei tecnici Luca Russo e Simona Trivisonno, i ballerini sono riusciti ancora una volta a superare sé stessi e a migliorare i propri risultati.                                                     La Dancing Art Molise è pronta a guardare avanti con ancora più entusiasmo e determinazione, pronta a costruire nuovi successi, consapevole che questi campionati sono solo un altro punto di partenza.

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2016 - Il Primo Mondiale in Russia

A cura di Luca e Simona

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Questa sezione è dedicata al racconto di uno degli eventi

che abbiamo realizzato o a cui abbiamo partecipato durante i nostri 20 anni di attività

Il Ricordo

Estate 2016: sono da poco terminati i campionati italiani a Rimini e quando tutta la Dancing Art è pronta per iniziare a godersi un po' di vacanze, arriva una mail da parte della federazione: "siete convocati per i mondiali a San Pietroburgo in Russia".
È una notizia del tutto inaspettata anche perché nella nostra mente e nei nostri progetti futuri i mondiali non sono mai stati ancora contemplati e invece è arrivata la nostra prima convocazione ad un campionato del mondo!
Dopo un primo momento di smarrimento passiamo alla fase successiva tutt'altro che semplice soprattutto in piena estate:  organizzare una trasferta all' estero, raccogliendo le adesioni tra i ballerini e richiedendo l'invito alla federazione russa per entrare in Russia... e poi via a richiedere il passaporto e il visto sportivo al consolato russo.
Aderiscono alla convocazione quattro atleti della Dancing Art Molise : Enzo, Mariachiara, Gioele e Marcella che gareggeranno sia agli europei di Show dance sia, insieme a Luca e Simona, al campionato del mondo latino Show.
Ad accompagnare i sei ballerini ci saranno anche nonno Antonio e i due piccoli e sempre presenti bambini Samuele ed Elisa.
Una volta ottenuti invito e passaporto e acquistati i biglietti dei voli, sembra che tutto possa filare liscio, ma come un fulmine a ciel sereno arriva una risposta destabilizzante dal consolato russo: la piccola Elisa Russo non è autorizzata a partire perché essendo troppo piccola (soli 22 mesi) non può ricevere un visto "sportivo" per entrare in Russia... ne serve uno turistico. Panico!
Siamo agli inizi di settembre tra circa un mese dovremmo partire e la scelta per i tecnici è difficile: partire senza Elisa o abbandonare il gruppo.
I giorni passano e l'ansia cresce e soltanto il giorno prima della partenza arriva il tanto atteso visto turistico per Elisa: possiamo partire tutti! 
Ad accoglierci a San Pietroburgo il clima freddo e austero, così come la gente russa (il silenzio assoluto nell' aeroporto è stata la prima cosa che abbiamo potuto notare...), poi iniziano le gare e arrivano le prime gioie. Le gare dell' europeo Show dance e del mondiale di latin si disputano entrambe nella bella città russa, ma una in un teatro , l' altra nella sala ricevimenti /congressi dell'hotel che ospita anche i ballerini molisani. 
Il primo campionato del mondo latin della Dancing Art porterà in Molise un titolo di campioni del mondo nella Couple Dance Team, un titolo di vice campioni del mondo nel gruppo latino Show, una finale (sesto posto) per Mariachiara col solo latino Show e un terzo posto per Enzo e Mariachiara. 
All'interno della bellissima location del teatro invece i ballerini molisani, assaporando per la prima volta il contesto internazionale dello Show dance, guadagnano un settimo posto col piccolo gruppo, due semifinali nel solo femminile Show dance (con Mariachiara e Marcella) e una medaglia d' argento per il duo Enzo e Mariachiara.
L'esperienza, iniziata con tanti timori, termina dunque con tantissime gioie e con un bagaglio di esperienza che porteranno poi negli anni successivi la Dancing Art Molise a ballare sulle piste dei Palazzetti di mezza Europa.

Curiosità

La panchetta della Dancing Art
la più presente in gara!

A cura di Monica Di Stasi

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Questa sezione è dedicata alla descrizione di discipline o di aspetti tecnici 

che riguardano la danza

Dal 2005 ad oggi diverse cose sono cambiate per le centinaia di coreografie targate Dancing Art Molise. Sono cambiati i ballerini, le musiche, gli abiti di scena. Le scenografie sono diventate più articolate, le coreografie più complicate ma UNA sola cosa è sempre stata presente e può davvero identificare la Dancing Art: l’unica e inimitabile panchetta. Quei quattro assi di legno sono infatti presenti dal giorno zero, da quel lontano 4 settembre del 2005.  Diverse generazioni hanno avuto l’onore di ballare insieme a lei. Forse non c’è un ballerino che non abbia mai fatto una coreografia in cui era presente anch’essa o che non sappia cosa sia.

Se, però, si può affermare che ci sia sempre stata non si può di certo dire che, con il tempo, la panchetta non sia cambiata. Per far fronte, infatti, alle diverse esigenze coreografiche nonché agli anni che passavano anche per lei, la nostra panchetta ha subito svariate operazioni di restyling. È passata dal blu profondo al rosso acceso, dal verde smeraldo al nero cenere per non parlare delle diverse colorazioni di legno. Ne ha subite così tante che, mentre scrivo, mi chiedo quale sia il suo colore originario. Durante questi venti anni ormai ha poi avuto la possibilità di conoscere diversi personaggi e di girare diversi mondi. La panchetta è stata, ad esempio, il piedistallo dove una meravigliata Cenerentola vedeva prendersi dai topini le misure per l’abito del ballo, il trono della Regina di Cuori in Alice nel Paese delle Meraviglie, la sedia dove una rassegnata Mulan viene preparata per incontrare la Mezzana. È finita negli abissi del mare insieme ad Ariel e i suoi amici, in Perù per dare sostegno alle follie dell’imperatore Kuzco, sui tetti di Londra con Mary Poppins e gli spazzacamini. È stata appoggio del Gatto e della Volpe nella programmazione del loro piano per incastrare Pinocchio, panca per le sciantose ragazze che volevano far colpo su Gaston nella sua osteria. È stata catapultata nelle musiche degli Anni 60 e portata a Napoli sotto le note di Tu vuò fa l’americano o ad Agrabah nel caos del suo mercato in Aladdin. Più recentemente è stata protagonista di un messaggio di pace e di speranza in “Heal the world” o in “What a wonderful world”. E l’elenco potrebbe continuare fino a domani se includiamo anche gli spettacoli di Natale e non solo.

Con il passare del tempo, inoltre, la panchetta ha percorso migliaia di chilometri chiusa ed incastrata con le altre scenografie nei bagagliai dei diversi pullman che hanno accompagnato la Dancing Art in lungo e in largo. È stata portata anche nell’ultimissima trasferta mondiale. È servita durante qualche ballo? No, ma questo non è l’importante. La panchetta, infatti, c’è stata e ci sarà sempre. È una sorta di portafortuna e come tale non può essere lasciata a casa. È, difatti, inimmaginabile pensare alla Dancing Art Molise senza la sua panchetta. Quando entri a scuola di ballo la trovi sempre lì accanto allo stereo o in qualche altra parte della sala che assume le più disparate funzioni. Dalla semplicissima e normalissima funzione di seduta per i ballerini che aspettano il loro turno ad appoggio per zaini e zainetti di Luca e Simona o per i nuovi vestiti che devono essere consegnati. Da banchetto per fare i compiti nelle ore di buco a personificazione di persone o scenografie assenti. Se potesse parlare non saprei cosa potrebbe dire. Forse si chiederebbe perché ha cambiato così tante volte pelle o cosa abbia fatto di male per essere stata calpestata e “maltrattata” durante questi anni. Probabilmente si domanderebbe quando arrivi il momento della sua pensione ma sono certa che non vorrebbe cambiare la Dancing Art Molise con nessun altro. E noi di certo non vorremmo farlo. La panchetta è, infatti, la pietra miliare della scuola e non potrà mai essere sostituita.

Lo sai che...

Come prepararsi per una gara di ballo
Consigli di Make-up dall'esperta...

A cura di Giulia Palladino

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Questa sezione è dedicata alle curiosità sul mondo della danza

​L’immagine che si vuole trasmettere in pista non è data solo dai gesti tecnici che ogni ballerino possiede. La cura del trucco e in generale del make-up può avere un grande impatto agli occhi di un giudice.

Trattare bene il viso è importante per vari motivi, in primis perché la pelle è composta da uno strato sottile e sensibile rispetto al resto del corpo e prendersene cura aiuta a prevenire problemi come

  • Acne

  • Irritazioni

  • Invecchiamento cutaneo precoce

Serve anche per evitare secchezza e desquamazione utilizzando prodotti idratanti i quali rendono la nostra pelle più sana e luminosa.

Un altro aspetto importante per prendersi cura del proprio viso è usare creme solari, anche in inverno, per proteggere la pelle dai raggi UV e dalle aggressioni ambientali.

Come ultimo, ma non meno importante, aiuta anche al benessere mentale, prendersi cura del viso può essere un momento di relax e cura di sé stessi, aumentando anche la propria fiducia!

Proprio per questi aspetti è necessario preparare bene la pelle al trucco per una gara di ballo, già da quando si è più piccini!

Eseguire alcuni passaggi pre-trucco può aiutare renderlo più duraturo:

  1. Una buona detersione con latte detergente per rimuovere tutte le impurità presenti sul viso

  2. Uso di scrub per rimuovere le cellule morte e rendere la pelle più luminosa.

  3. Applicare una crema indicata per il proprio tipo di pelle

  4. In ultimo una crema solare.

E’ importante lasciare che le creme vengano assorbite in modo da avere una buona base per iniziare!

Dopo aver pulito per bene il viso si può passare al make-up.

Seguendo le indicazioni dell’insegnante sul trucco, si può iniziare applicando un primer su tutto il viso per rendere il trucco ancora più duraturo, successivamente si prepara la base applicando correttore e fondotinta che corrispondono al proprio tono di pelle in modo da non sembrare più scure o troppo pallide, dopodiché si applica la cipria in modo da fissare il tutto per bene.

Ora si possono definire le sopracciglia usando una matita ben appuntita, sempre dello stesso colore dei propri peli.

Passiamo agli occhi usando ombretti indicati che si abbinano all’outfit e soprattutto che lo risaltino. Utilizzare un eyeliner se necessario. Dopo aver finito con gli occhi si può osare applicando più strati di mascara e se necessario applicare le ciglia finte.

Non dimenticare di usare un bronzer ed un illuminante per definire i tuoi lineamenti. Anche un po’ di blush per un aspetto sano e fresco scegliendo un colore che si abbini al tono della pelle.

In ultimo scegliere un rossetto che non contrasti troppo con il trucco degli occhi: se abbiamo osato è preferibile usare un rossetto non troppo forte, al contrario se abbiamo usato dei colori tenui per gli occhi possiamo osare con il rossetto usando dei colori più accesi.

Ovviamente il tutto sotto stretto controllo dell’insegnate!!

In questo caso l’utilizzo dei prodotti waterproof è consigliatissimo, perché aiutano a non scogliere il make-up tra sudore e lacrime di gioia!!!!

In ultimo, importantissimo, terminare con uno spray fissante per assicurarsi che il trucco duri tutta la gara.

Sfatiamo il mito della ‘lacca’ come fissante per il trucco: non lo rende duraturo, anzi potrebbe causare una secchezza eccessiva creando delle crepe nel make-up rendendolo opaco e provocando irritazioni agli occhi. Durante una gara non possiamo permettercelo!

Dopo una lunga giornata di gara la prima cosa che vogliamo fare è struccarci e le salviettine in quel caso sono di grande aiuto in quel momento. Appena siamo di ritorno a casa non dimentichiamoci di fare una bella detersione e applicare la crema.

Andare a dormire truccate o ancor peggio avendo usato solo le salviettine non fa bene al nostro viso, in primis perché le salviettine non rimuovono del tutto il trucco, poi potrebbe irritare e seccare la pelle, causare infiammazioni creando brufoli e punti neri, impedisce alla pelle di respirare, la rende meno elastica e in casi peggiori potrebbe causare reazioni allergiche se tenuto al lungo sul viso.

La cura del viso è fondamentale per ogni ballerino, non solo per apparire al meglio, ma anche per sentirsi sicuri e al proprio agio durante la performance. Investire del tempo nella skincare prima e dopo una gara può fare la differenza, contribuendo non solo all’aspetto esteriore, ma anche al benessere della pelle. Seguendo questi semplici passaggi, si può esprimere al meglio la passione che si ha nella danza, brillando sia in pista che nella vita di tutti i giorni.

Non dimenticare: una pelle sana è il miglior alleato per una performance indimenticabile!

A.S.D. Dancing Art Molise info: +39 3384782388 (Luca Russo) - dancingartmolise@virgilio.it

 

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